Florence Grace by Unknown

Florence Grace by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2017-07-09T16:00:00+00:00


La mia amicizia con Rebecca procurò altri benefici, oltre alla fornitura di formaggi alla famiglia Grace. Talvolta mi recavo da lei, su suo invito, con Calantha, a cui non giovava restare sempre chiusa tra le mura di Helicon. D’altronde erano assai pochi i luoghi in cui poteva essere accompagnata senza rischi, perché erano ben pochi coloro i quali non si accorgevano della sua diversità. Uno di costoro era Turlington, che però era lontano ormai da lungo tempo. Di conseguenza Calantha viveva una strana sorta di vita dimezzata, vagando per la casa come un bellissimo spettro.

Amava passeggiare per Londra in mia compagnia e adorava Rebecca, come, del resto, chiunque la conoscesse. A parte la bizzarra convinzione che i formaggi comunicassero silenziosamente fra loro, Calantha sembrava apprezzare la bottega, luogo luminoso e accogliente. Ogni volta che arrivava, Adam la fissava in muta ammirazione.

Nell’appartamento al primo piano, mentre Rebecca e io conversavamo, Calantha spesso si aggirava per la stanza sfiorando i tendaggi, la lampada di giada, i mobili e chiacchierando sottovoce con tutte queste cose, senza turbare Rebecca più di quanto non turbasse me. Quando arrivava il momento di gustare pane tostato e formaggio, ne divorava più di chiunque altro, con il bel viso raggiante di gioia e le labbra lucide di unto.

Inoltre Rebecca iniziò a svolgere la funzione di ufficio postale privato per le lettere inviate da Lacey, la quale, per preservare la nostra corrispondenza, aveva rigorosamente rispettato la regola di scrivere a intervalli di sei mesi. Io le avevo spedito di nascosto due o tre lettere in più quando Turlington mi aveva portata a esplorare Londra, consapevole che lei non avrebbe potuto rispondere. Con l’aiuto di Rebecca la nostra corrispondenza ebbe la possibilità di proseguire senza censure e io rimasi sempre aggiornata su ciò che accadeva a Braggenstones. Forse ciò non fu del tutto vantaggioso, perché mantenne sempre viva la mia nostalgia della Cornovaglia, ma se non altro ora non avevo più soltanto Sanderson con cui parlare.

Rebecca ascoltava con occhi scintillanti le mie descrizioni idealizzate della Cornovaglia. «Mi piacerebbe poterla vedere, mia cara. Immagina se potessimo fare un viaggio, tu, Tobias e io. Potresti mostrarci tutti i tuoi luoghi bellissimi. Non sarebbe magico?»

Lei e Tobias erano rimasti soltanto amici perché il padre di lei era stato irremovibile nel proibire qualunque corteggiamento, e proprio per questo il suo rifiuto di rinunciare a sognare era una cosa meravigliosa.

Inoltre Rebecca non mi permetteva di compiangermi. Oh, era rammaricata per tutto quello che avevo perduto, però quando diventavo troppo piagnucolosa mi fermava.

«Qui mi è negato di essere me stessa» dissi con amarezza, un giorno. «Ogni fonte di vero conforto, ogni possibilità di conoscere il mondo… la paura, la libertà… Ogni cosa mi è negata…»

Pur non potendo contestare tutto questo, Rebecca rimase irremovibile. «Allora dedicati allo studio, Florence, impara a… a… usare nuovi strumenti. Non importa quante strade ti siano precluse, cara: ve ne saranno sempre altre da percorrere. È nella natura delle cose». Era così convinta e convincente che incominciai ad avere l’impressione che avesse ragione.



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